progettofuoriclassecup - Bazellette |
|
|
|
BARZELLETTE
Il calcio è soprattutto divertimento…

Materazzi, Zidane e Moggi sono su una spiaggia araba reduci da una festa e ubriachi come cammelli.
Per la legge araba è proibito bere alcolici, così vengono condannati a morte.
Immediatamente gli agganci di Moggi riescono ad evitare la pena capitale ai tre, per scontare la pena del carcere a vita. Ma dato che in quel giorno è festa nazionale, il sultano decide di graziarli infliggendo solo 20 frustate per uno.
La fortuna vuole però che in quella giornata di festa sia anche il compleanno della prima moglie del sultano e quindi, lui, tutto felice, decide di concedere un desiderio a testa ai condannati.
Si fa avanti Moggi e, da furbone, richiede che gli sia legato un cuscino sulla schiena per attutire i colpi.
Così viene fatto, ma il cuscino regge solo 10 frustate e per altre 10 Moggi patisce tantissimo e viene portato via agonizzante dopo la pena...
Al turno di Zidane, decide di essere doppiamente furbo e quindi chiede che gli siano legati sulla schiena due cuscini.
Così viene fatto ed i due cuscini reggono solo la potenza di 15 frustate, perciò le altre 5 se le becca tutte con molta violenza, quindi viene portato via traumatizzato.
Quando è il turno di Materazzi, il sultano riconosce uno dei campioni del mondiale e concede al giocatore due desideri anziché uno.
Materazzi ci pensa per un po', poi esclama: "Bene, dato che posso esprimere due desideri come prima cosa richiedo di farmi dare 100 frustate invece che 20".
Il sultano molto colpito dal coraggio del giocatore esprime tutta la sua ammirazione.
"Tu sei un uomo di grande coraggio e valore, sono veramente felice di vedere così tanto ardore... Qual è il tuo secondo desiderio?"
E Materazzi: "Legatemi Zidane sulla schiena".

A scopo di beneficenza viene organizzata una partita tra le squadre dell'arma dei carabinieri e della Polizia. Il campo scelto si trova vicino ad una ferrovia. Poco dopo l'inizio del secondo tempo passa un
treno e fischia fortissimo. I giocatori della Polizia, pensando che la partita sia finita, se ne vanno negli spogliatoi a farsi la doccia....
Dopo circa mezz'ora segnano i carabinieri.

Partita di calcio nella foresta: Elefanti contro Insetti. Al fischio di partenza gli Elefanti partono all'attacco e in breve il punteggio e' di 3-0. Gli Elefanti continuano il pressing e alla fine del primo tempo siamo a 9-0. Negli spogliatoi l'allenatore cerca di rincuorare i suoi Insetti e prima di ritornare in campo annuncia di aver provveduto ad un cambio: la sostituzione della lucciola con il centravanti millepiedi. Il secondo tempo vede la rapida risalita degli Insetti grazie proprio all'abilita' del millepiedi e la partita finisce con il punteggio di 9-10 con vittoria finale degli Insetti. L'allenatore degli Elefanti, anche se a malincuore, va a congratularsi con l'allenatore della squadra avversaria: "Congratulazioni, siete i migliori, grazie soprattutto alla vostra punta che avete inserito in squadra nel secondo tempo. Ma come mai un giocatore cosi' eccezionale non lo mettete in campo gia' nel primo tempo?". E l'allenatore degli Insetti: "E' impossibile! Prima che si allacci le scarpe... ".

In Purgatorio si sta svolgendo una partita amichevole tra diavoli e angeli. L'allenatore per i diavoli e' LUCIFERO e per gli angeli GESU'. La partita va avanti con molta monotonia e con continui rimpalli. Ad un tratto, quasi allo scadere del secondo tempo, San Gennaro stoppa di petto e passa a San Filippo il quale, ricevendo la palla, si ringalluzzisce e inizia a dribblare tutti gli avversari, arrivando solo in area. Di fronte a lui il portiere, un diavolaccio di prima categoria, prova a fermarlo con tutti i mezzi piu' indecenti e piu' subdoli, ma San Filippo, ormai caricato dribbla anche quello, prende la mira, tira e... palo! "Oh Porcamado***!" esclama San Filippo. "San Filippo !" urla Gesu' e con il sangue agli occhi si avvicina a lui con fare minaccioso. "Scusami, Gesu', non volevo offendere tua madre, scusami, scusami..." implora San Filippo tutto impaurito per la bestemmi che gli e' uscita di bocca. E Gesu' tutto imbelvito: "Mia madre 'na sega! Come hai fatto ha sbagliare quel gol ?"

Siamo nella settimana precedente il derby di Milano Milan - Inter e Gattuso propone un'incredibile scommessa, giocherà da solo contro l'Inter. Se riuscirà a vincere, da solo contro 11 avversari, il Milan gli darà un premio di 600 milioni.
Accettata la scommessa Berlusconi, Zaccheroni, e tutta la squadra del Milan se ne vanno nella villa alle Maldive di Berlusconi, per vedersi la partita via satellite.
Incomincia la partita, 1 contro 11, Gattuso contro l'Inter. Neanche 5 minuti ed il Milan, cioè il solo Gattuso è in vantaggio. Alle Maldive Berlusconi e gli altri sono increduli, un giocatore da solo sta battendo la "beneamata".
Improvvisamente però, subito dopo il goal (al 5° del primo tempo) salta il collegamento satellitare, e tutti i milanisti rimangono oscurati. Cercano in ogni modo di rimettere a posto il collegamento, ma solo verso la fine della partita il collegamento è ripristinato. Tutti si chiedono, chissà quanto stiamo, quando improvvisamente il telecronista:
"...ed ecco Hakan Sukur, ...Hakan Sukur, tiro ...rete, 1-1: l'Inter è riuscita a pareggiare all'ultimo minuto della partita!"
L'arbitro fischia e la partita finisce 1 - 1. Il Berlusca come tutti i milanisti sono interdetti:
"Bè, vabbè, non abbiamo vinto, però 1 contro 11 un pareggio è comunque un buon risultato..." e quindi iniziano a festeggiare.
Nel frattempo Zaccheroni chiama al telefono Gattuso per fargli i complimenti:
"Dai Gennaro, comunque hai ottenuto un grande risultato, da solo sei riuscito a pareggiare contro l'Inter..."
ma Gattuso è letteralmente inferocito e Zaccheroni cerca di calmarlo:
"Ma dai, giocavi da solo contro l'Inter, un pareggio va bene, non hai vinto i 600 milioni, ma va bene lo stesso."
Al che Gattuso risponde:
"Ma no, mister, non è per il pareggio, è che l'arbitro mi ha espulso alla fine del primo tempo ..."

Capello e Mancini si ritrovano in federazione. Capello chiede a Mancini: "Roberto, come hai fatto ad avere la leadership della squadra quest'anno?". Fabio, ma è ovvio, mi sono circondato di giocatori intelligenti!". "Si fa presto a dire intelligenti. Ma tu come fai a capire chi lo è e chi non lo è?". "Facile, poni una domanda che presuppone una risposta intelligente e poi vedi come rispondono!". "Fammi un esempio". "Ora chiamo Fiore al telefono in vivavoce e ti faccio sentire. " Mancini fa il numero del calciatore. "Stafano, sono Mancini!". "Mi dica, Mister!". "Stefano, rispondimi a questo indovinello. Se tuo padre ha un figlio e tua madre ha un figlio, ma questo figlio non è nè tuo fratello nè tua sorella, chi è?". "Mister, ma è semplice. Sono io!". "Grazie, Stefano, era solo una semplice curiosità". "Tutto qua? Va be Mister, ci vediamo all'allenamento". Capello è sorpreso: "Forte, bella domanda. Certo questo è un bel modo per provare l'intelligenza dei giocatori!". Così, qualche giorno dopo a Trigoria, durante l'allenamento, prova l'intelligenza dei suoi giocatori. Chiama Totti: "Francesco, vieni qua...". "Dica, Mister. Che devo da scattà su 'a fascia?". "No no. Ti voglio fare un test. Devi solo rispondere a una domanda semplice semplice". "Me dica Mister". "Francesco, se tuo padre ha un figlio e tua madre ha un figlio ma non è nè tuo fratello nè tua sorella, chi è?". Totti in difficoltà, si concentra. "Nun è nè mio fratello... nè mia sorella... e chi è? Mister, che me li dà dieci minuti pe' pensacce?". "Certo, Francesco. Puoi rispondermi anche dopo l'allenamento!". Totti va dai suoi compagni di squadra e chiede aiuto per il test: "A ragà, er mister s'è 'mpazzito!!! M'ha fatto 'na domanda strana: se tu' padre cià 'n figlio, tu' madre cià 'n figlio, ma nun è nè tu' sorella nemmanco tu' fratello, chi è?" I compagni di squadra lo guardano attoniti, cercando una risposta al quesito. Aldair, Candela, Cassano ci provano. Ma nessuno ne viene a capo. Allora Totti coinvolge il magazziniere e pone anche a lui il test: "A Nino, te faccio 'na domanda: se tu' padre cià 'n figlio, tu' madre cià 'n figlio, ma nun è nè tu' sorella nè tu' fratello, chi è?". Il magazziniere risponde: "A Francè, ma che sei 'mbecille? So' io, no?!?". Totti raggiante va da Capello con la risposta: "Mister, mister, ciò 'a risposta!!!". "Bene, bene... dimmi Francesco". "E' er magazziniere... Nino!". "Allora sei proprio scemo, è Fiore!".

Totti e Del Piero si incontrano nei corridoi del Cepu durante l'intervallo. Totti: "Ciao Alex, come stai? Ti vedo triste stamattina". Del Piero: "Eh sì, mi hanno interrogato in storia e ho preso un brutto voto!!!". Totti: "Perché? Cosa hai sbagliato?". Del Piero: "Una domanda facile, quasi cretina, ma sai quando sei davanti al prof. ti viene la cagarella..." Totti: "E che ti ha chiesto?". Del Piero: "Mi ha chiesto: "Come si chiamava Volta?" e io non ho saputo rispondere!!!". Totti: "Ma dài, questa era proprio facile, la sapevo pure io che non studio mai, era impossibile sbagliare!!!". Del Piero: "Ma davvero tu sai come si chiamava il signor Volta?". Totti: "certo che ce lo so: Giontra!!!".
|
queste le visite di oggi 14 visitatori (20 hits) GRAZIE
|
|
 |
|