Per prima cosa si dovrebbe far entrare il pallone nella scuola: ogni scuola dovrebbe essere munita di un campetto dove praticare questo sport; poi si dovrebbero programmare una serie di incontri allo stadio della propria città tra le scolaresche con una serie di atleti professionisti che porteranno le loro esperienze di vita e di sport, poi, in occasione delle partite casalinghe, mettere a disposizione degli studenti un’area, uno spazio dello stadio dedicato esclusivamente ai ragazzi che verranno invitati ad assistere agli incontri della squadra; approfondire nelle scuole insieme ai vari docenti questo sport mettendo in evidenza il calcio come
-Gioco
-Salute
-Divertimento
Con lo scopo di far riflettere sull'importanza dello sport nella crescita fisica e morale dei giovani, promuvendone alcuni aspetti fondamentali quali il far play, la corretta alimentazione, il rifiuto del doping la scelta dell'attività sportiva anche in caso di disabilità e molto altro ancora.
"Visti i tanti esempi negativi può sembrare controcorrente parlare di educazione attraverso il calcio, ma proprio per questo dobbiamo intervenire per restituire al calcio, che è ancora lo sport più praticato tra noi ragazzi, la sua giusta dimensione di gioco, bello piacevole ed educativo se praticato nel rispetto delle regole".
"Il nostro augurio è che la genuinità e spontaneità che caratterizza la gioventù possa crescere con noi ragazzi e farci amare davvero lo sport e i suoi valori, che sono in primo luogo il rispetto dell'avversario e del risultato del campo, perché il calcio rimanga sempre e comunque un gioco".
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